Il mio percorso di adozione a distanza con Asia Onlus è iniziato nel 2016 quando ascoltai a Radio3 un’intervista rilasciata dal direttore dell’associazione Andrea Dell’Angelo. Due passaggi di quella intervista mi colpirono in modo determinante: il racconto della drammatica situazione del Nepal dopo il terremoto del 2015 e l’attenzione primaria di Asia Onlus nel dare un’istruzione scolastica ai bambini.
L’impressione fu talmente forte da convincermi ad aderire subito al progetto di sostegno a distanza. Trascorso qualche mese dall’inizio mi fu recapitato il primo plico contenente una cordialissima lettera di Tsultrim Sangmo, la direttrice della scuola Manasarovar, e alcuni fogli di esercizi e disegni di Dorjee, la bambina che mi era stata assegnata. Oltre all’emozione per quel primo riscontro ebbi la conferma di aver aderito ad un progetto valido ed efficace.
Con il passare del tempo è nata spontaneamente la curiosità di conoscere personalmente la bambina, la scuola e la famiglia. Non avevo mai visitato il Nepal e il proposito di farlo nel momento in cui i nepalesi stavano lottando per superare le difficoltà causate dal terremoto mi sembrava propizio per un Paese che si sostiene in buona parte con il turismo.